Come simulare un incidente stradale, CD-ROM e Multimedia n. 2, 1995

Come simulare un incidente stradale, CD ROM e Multimedia n. 2, 1995 | press  | Video Industriali | Filmati Aziendali | Giuseppe Galliano Multimedia Studio |
COME SIMULARE UN INCIDENTE STRADALE CD-ROM e Multimedia n. 2, 1995

Come simulare un incidente stradale, CD ROM e Multimedia n. 2, 1995 | press  | Video Industriali | Filmati Aziendali | Giuseppe Galliano Multimedia Studio | Dopo il “processo multimediale ” di Di Pietro, vediamo un altro esempio di come la multimedialità può intervenire nelle perizie giudiziarie. L’Informatica comincia timidamente a diffondersi nelle aule giudiziarie italiane, un ambiente che in genere viene considerato fra i più refrattari alle novità e nel quale, forse a torto, pensiamo che possano trovarvi posto soltanto cumuli e cumuli di codici, pratiche e scartoffie di vario genere.
A tutto ciò sembra avere dato uno scossone l’arringa tenuta dal Pubblico Ministero Di Pietro nel famoso processo di Tangentopoli; infatti, mediante l’utilizzo di tecniche ipertestuali, ha ricostruito, su un personal computer, i legami fra i vari imputati e le interconnessioni fra i reati da loro commessi.
Un altro campo in cui l’informatica e la multimedialità in particolare possono trovare spazio è quello delle perizie giudiziarie, cioè della ricostruzione dei fatti accaduti sulla sola base dei rilievi e dei dati tecnici raccolti dagli inquirenti.
In questo caso parliamo della ricostruzione di un incidente stradale accaduto a Parma, il 12 dicembre 1994: uno scontro frontale fra una Mercedes 190 e una Y10, nel quale ha perso la vita il guidatore di quest’ultima e sono rimasti feriti 3 passeggeri. Giancarlo Forte, consulente tecnico delle Parti Civili e Giuseppe Galliano, esperto nella simulazione grafica computerizzata, hanno effettuato una ricostruzione su personal computer, volta a dimostrare come la Mercedes, a causa della velocità eccessiva, provoco’ l’incidente.
La ricostruzione è stata effettuata utilizzando 3D Studio, il programma prodotto dalla AutoDesk, che consente di creare forme tridimensionali e di animarle. La base di partenza era costituita dai rilievi e dalle fotografie scattate dai Carabinieri dopo l’accaduto;Come simulare un incidente stradale, CD ROM e Multimedia n. 2, 1995 | press  | Video Industriali | Filmati Aziendali | Giuseppe Galliano Multimedia Studio |
sulla base di questi dati oggettivi è stato ricostruito l’incidente riversando il lavoro realizzato su una videocassetta che è stata mostrata in tribunale.
Nel filmato così ottenuto si vedono le due vetture muoversi a velocità differente e scontrarsi; in seguito si nota come la Mercedes, più pesante, trascini la Y10. La ricostruzione è di grande effetto, fra l’altro la possibilità di integrare 3D Studio con AutoCad, ha consentito di disegnare con accuratezza i palazzi circostanti, la sede stradale e la segnaletica, si nota persino l’intonaco scrostato di un edificio.
La deformazione subita delle due vetture nello scontro è stata realizzata con una operazione di morphing (il procedimento che permette di trasformare in modo dinamico un oggetto in un altro), la forma finale è stata ottenuta basandosi sulle fotografie delle carcasse.
A questo si possono fare alcune considerazioni; si tratta certamente di una perizia di parte, volta cioè a sostenere la tesi di una delle due parti avverse, in ogni caso una simulazione non può essere considerata una prova a tutti gli effetti.
Tuttavia, una ricostruzione sintetica dei fatti che però rispetti scrupolosamente i dati oggettivi messi a disposizione può essere un valido aiuto a sostegno della tesi di un perito di parte. Si pone però il problema di poter controllare come venga realizzata una simulazione, cioè se la dinamica del modello tridimensionale costruito rispetti tutti i parametri reali e leggi fisiche. La causa è in fase di discussione presso il Tribunale di Parma, vedremo come andrà a finire.
disegno o modellazione sono davvero tante. E aspettanno solo qualcuno che le scopra .

Come si realizza

Come simulare un incidente stradale, CD ROM e Multimedia n. 2, 1995 | press  | Video Industriali | Filmati Aziendali | Giuseppe Galliano Multimedia Studio | L’ATTREZZATURA NECESSARIA PER REALIZZARE 3D STUDIO A LIVELLO PROFESSIONALE E RIVERSARE IL TUTTO SU UNA VIDEOCASSETTA NON E ESATTAMENTE ALLA PORTATA DI TUTTI. TANTO PER COMINCIARE IL PC UTILIZZATO HA BISOGNO DI TANTA RAM (NON MENO 16 MB).E HARD DISK CON OTTIMA VELOCITÀ’ DI TRASFERIMENTO DATI CAPACI, 500 MB SONO APPENA SUFFICIENTI, MEGLIO UN GIGABYTE; INUTILE dire COME LA SCHEDA GRAFICA DEBBA ESSERE DI PRIMA QUALITa’ E SOPRATTUTTO VELOCE.

QUESTE CARATTERISTICHE SONO NECESSARIE PERCHÉ’ UN FRAME IN FORMATO TELEVISIVO OCCUPA CIRCA UN MEGABYTE E UN FILMATO E COMPOSTO DA 25 IMMAGINI AL SECONDO. UNA VOLTA REALIZZATA LA SIMULAZIONE SU PC SUBENTRA IL PROBLEMA DI VIDEOREGISTRATORE, IN QUESTO CASO E’ STATA REALIZZATA LA SCHEDA TRUEVISION TARGA 2000, CHE COSTITUISCE UN VERO COMPUTER DENTRO AL COMPUTER.
INFATTI QUESTA SCHEDA E’ IN GRADO DI LEGGERE DAL DISCO RIGIDO LA IMMAGINI GENERATE DA 3D STUDIO (FINO A 25 IMMAGINI AL SECONDO ) E TRASFERIRLE SU UN VIDEOREGISTRATORE SUPER VHS ALLA RISOLUZIONE DI 768 X 576 PIXEL IN FORMATO PAL, OVVERO LO STANDARD TELEVISIVO. PER SVOLGERE QUESTO LAVORO LA SCHEDA UTILIZZA UN PROPRIO SISTEMA DI COMPRESSIONE DELLE IMMAGINI. INOLTRE, VA SOTTOLINEATO IL FATTO CHE LA SCHEDA E IL VIDEOREGISTRATORE DEVONO ESSERE STANDARD BROADCAST, CIOÈ TELEVISIVO – PROFESSIONALE, SE SI VUOLE AVERE UN OTTIMO RISULTATO COME QUELLO OTTENUTO NELLA SIMULAZIONE DESCRITTA.